Penalizzazioni Google: 5 tools per riprendersi al meglio

Quando il proprio sito subisce una penalizzazione da parte di Big Google, può significare un disastro per il business che faticosamente è stato costruito, tassello dopo tassello.

Se dietro alla reputazione SEO ci stanno tecniche black hat, allora è molto probabile che queste siano state le cause che hanno portato il sito di fronte al giudice di casa Google, ma a volte non è poi così chiaro il motivo della penalizzazione per cui occorre indagare.

Di seguito riportiamo una lista di tool con i quali è possibile effettuare un’indagine dei contenuti, della struttura del sito e dei backlinks al fine di individuare il motivo della penalizzazione ed eliminarlo.

1. Search Console

Search Console, precedentemente Strumenti per WebMaster, è un software web messo a disposizione dei web master da parte di Google. Il software permette di monitorare molti aspetti del sito, special modo quelli che riguardano gli errori. È possibile ottenere errori riguardo:

  • Contenuto duplicato
  • Meta tag mancanti
  • Link non funzionanti
  • Dati strutturati non corretti
  • Accesso al server
  • Sitemap e Feed RSS
  • Rendering per dispositivi mobile

Inoltre in Search Console è presente una funzionalità che permette di visualizzare il sito come se fossi GoogleBot. È possibile scegliere tra diversi tipi di crawlers tra cui quello specifico per Desktop e Mobile (smartphone).

È un buon tool di partenza per l’individuazione degli errori e la rimozione di backlinks penalizzanti.

2. Screaming Frog

Screaming Frog Web Crawler è uno spider e come tutti i software di questo tipo, permette di scansionare il sito e trovare problemi circa contenuti duplicati, url non funzionanti, anchor text non corretti, intestazioni, redirect interni ecc…

3. Majestic SEO

Spesso la causa delle penalizzazioni sono link in ingresso non naturali. Tool come Majestic SEO permettono di analizzare il profilo dei link del proprio sito e di quello dei concorrenti.

Questo tool permette di eseguire report dettagliati sui link, al fine di rilevarne la qualità e procedere con la rimozione nel caso in qui questa fosse troppo bassa.

4. Ahrefs

Ahrefs è forse il tool più famoso per l’analisi dei backlink. I dettagliatissimi report permettono di analizzare a fondo tutti i link in ingresso, le loro qualità ed i domini coinvolti, al fine di individuare eventuali link di spam o non naturali ed agire di conseguenza.

5. Copyscape

Copyscape è un tool che permette di intercettare contenuto duplicato sul web. Se si ha il sospetto che il contenuto di una o più pagine sia stato copiato da un altro sito, questo è il tool che può aiutare ad indentificarlo.

Purtroppo non è molto adatto per grossi siti in quanto bisogna specificare manualmente una per una le url da sottoporre a scansione.

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