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E-commerce: aumentare le vendite con una corretta politica sui resi

Una delle preoccupazioni che attanaglia maggiormente un venditore online rispetto a quello di un negozio fisico è che nel primo caso il cliente può decidere di inserire nel proprio carrello virtuale gli articoli desiderati per poi rinunciare al loro acquisto anche all’ultimo secondo per i più svariati motivi.

Per ovviare a questo pericolo le soluzioni possono essere diverse. Una delle più efficaci e in grado di incentivare l’acquisto ed aumentare il tasso di conversione è la possibilità di restituire gli oggetti acquistati senza troppe difficoltà.

La politica sui resi, se funziona correttamente, è senza dubbio uno dei segreti di successo del settore del commercio elettronico. Infatti, in quest’ambito, è molto importante che vi siano pochi vincoli per i clienti che hanno fatto un acquisto sbagliato e che intendono restituire uno o più articoli.

Se, invece, i termini e le condizioni risultano essere particolarmente severi da rispettare, allora la questione potrebbe trasformarsi in un limite che delude le aspettative degli acquirenti, i quali preferiscono rinunciare all’acquisto e rivolgersi altrove.

Politica sui resi: le preoccupazioni dei clienti e dei venditori

Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita di fare acquisti online. La gratificazione che ne deriva è grande grazie alla comodità dello shopping che si effettua direttamente dal proprio pc e ovunque ci si trovi.

I consumatori, però, devono anche fare i conti con un altro aspetto da non sottovalutare: il reso.

Non sempre, infatti, ci si può ritenere soddisfatti degli articoli ricevuti, alcune volte per un errore di valutazione, altre per un difetto del prodotto che non ci permette di utilizzarlo correttamente.

Per questi motivi la percentuale dei resi online è molto più alta rispetto a quella dei negozi fisici, special modo nel settore abbigliamento dove l’errore di valutazione della taglia è molto frequente.

Una delle domande che più preoccupano i clienti è proprio quella sul come comportarsi in caso di ricezione di un articolo sbagliato, difettoso o sotto le proprie aspettative. Le preoccupazioni sono spesso giustificate poiché non sempre è così semplice restituire i prodotti.

Possono infatti esserci dei costi a carico dell’acquirente stesso, che è costretto a sborsare del denaro per poter rispedire l’articolo all’azienda da cui l’ha comprato. Oppure è necessario effettuare imballaggi pressoché perfetti utilizzando il packaging originale, pena il rifiuto del reso. Per non parlare poi delle tempistiche riguardo l’elaborazione della restituzione, le quali, a volte, possono essere molto lunghe.

Infine, non sempre poi è possibile ottenere un rimborso dei soldi, ma solo la sostituzione dell’articolo. Insomma tutta una serie di operazioni che molto spesso fanno desistere dall’acquisto, comportando così un calo delle vendite.

Diventa dunque importante per qualunque e-commerce applicare una politica dei resi molto semplice, senza troppe pretese, che rassicuri il cliente incentivandolo all’acquisto.

Esempi di attuazione corretta della politica sui resi

Esistono alcuni casi di aziende che hanno scelto di seguire una linea di politica sui resi molto corretta ed efficiente, per un settore in cui la restituzione degli articoli acquistati è un elemento indispensabile per un andamento favorevole delle vendite.

Il primo caso riguarda Zalando, uno dei più grandi e-commerce del settore abbigliamento. L’azienda tedesca ha deciso di adottare dei termini e condizioni di reso molto vantaggiosi. Prima di tutto consente a chiunque di richiedere un reso gratuito entro 100 giorni dalla data di acquisto. Molto utile soprattutto in caso di acquisto per un regalo.

Dopodiché, grazie ad un accordo con i corrieri, il ritiro del pacco avviene direttamente a casa del cliente, senza che questo debba dunque scomodarsi e investire del tempo per rispedire il pacco presso l’ufficio postale.

Anche l’azienda italiana Westwing, leader nel settore online dedicato all’arredamento e all’home design, ha adottato un sistema di reso piuttosto semplice e flessibile per i suoi acquirenti. Infatti, come Zalando, offre la possibilità di restituire l’articolo indesiderato entro 100 giorni ma in più consente al cliente di decidere la data di ritiro del pacco. Un grande vantaggio per i clienti che, spesso, a causa dei numerosi impegni non sono in grado di rispettare i tempi tassativamente richiesti dal vettore.

Alla luce di tutto ciò il nostro consiglio, se sei procinto ad avviare un’attività di vendita online, è di applicare una politica dei resi molto semplice ed enfatizzarla in home page affinché i clienti siano rassicurati prima ancora di sfogliare il catalogo, per un’esperienza di navigazione più rilassata.

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